Siria, orrore senza fin: attacco contro i ribelli con gas tossici
- di Egle Brando
- in Nazionale
- — Apr 4, 2017
Sono morte per asfissia, vomito e schiuma alla bocca, con tutti i sintomi tipici di un attacco chimico, le 35 vittime - tra cui nove bambini - della città di Khan Seikhoun, nella provincia nord occidentale di Idlib, in Siria.
Mogherini ha anche ribadito di ritenere "irrealistico" che il futuro della Siria continui come "è stato negli ultimi 40 anni". Stamani il sito di notizie vicino all'opposizione 'Shaam' aveva parlato di bombe al cloro, ma per la Direzione sanità si tratterebbe invece di gas sarin, entrambi vietati a livello internazionale.
Tra i feriti di stamattina risultano anche alcuni Caschi Bianchi, i volontari che si occupano del salvataggio di civili sotterrati dalle macerie.
Il Ministro degli esteri francese Jean-Marc Ayrault e l'Alto rappresentante Ue per gli Affari Esteri Federica Mogherini hanno puntato il dito contro Assad e il primo ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di Sicurezza dell'Onu. Sono questi, secondo diversi testimoni, i sintomi delle vittime del sospetto attacco chimico, ma nessuna delle organizzazioni di attivisti che hanno denunciato l'accaduto ha precisato quale gas potrebbe essere stato usato. Il sito precisa che "stando alle prime stime, vi sarebbero comunque oltre 50 morti, per la maggior parte donne e bambini, e più di 200 intossicati", ma annuncia che "il bilancio è destinato ad aggravarsi di molto", poiché "vi sono decine di casi gravi e molti cadaveri non si trovano negli ospedali".
Continua la strage di civili in Siria: sarebbero almeno 28 quelli rimasti uccisi in seguito a massicci raid aerei portati a termine dall'aviazione russa assieme al regime siriano. Si tratta di un attacco chimico con "gas tossici" avvenuto nella città ribelle di Khah-Sheikhoun, nel nord-est del Paese, da parte del regime di Bashar al-Assad. Il responsabile, Abu Hamdu, ha detto che l'ospedale da campo è stato distrutto e cinque ambulanze danneggiate.
L'Unione europea e il presidente turco Erdogan hanno condannato l'attacco. Si sa che Khan Sheikhoun, nell'estremo sud della provincia di Idlib, è sotto il controllo di vari gruppi armati schierati contro il governo di Damasco. "Noi europei crediamo che le responsabilità abbiano rilevanza, quindi chi ha commesso crimini di guerra deve essere chiamato a risponderne". Lo ha detto il presidente turco Erdogan in una conversazione col presidente russo Putin senza specificare chi sia da condannare per l'attacco. Damasco ha definito false le accuse. "Ci appelliamo al mondo per tenere le armi chimiche fuori dalla Siria".