Bari, blitz anti-terrorismo. Bloccato foreign fighter ceceno, altri 3 espulsi
- di Costanza Moscaritolo
- in Esteri
- — Luglio 8, 2017
Così un cittadino ceceno di 38 anni, Eli Bombataliev, è stato scoperto e fermato dalla Guardia di finanza e dalla Digos di Bari per terrorismo internazionale e istigazione a compiere attentati. L'operazione, avvenuta durante la notte tra venerdì e sabato e coordinata dalla procura distrettuale antimafia di Bari competente per le indagini sull'Antiterrorismo, in particolare ha fatto scattare le manette per un 38enne di origini cecene residente nel capoluogo pugliese. Luomo, sospettato di essere un foreign fighter legato allIsis, avrebbe fatto parte del commando di jihadisti aderenti al gruppo terroristico Emirato del Caucaso. Morirono 19 persone. Il ceceno, inoltre, avrebbe combattuto tra le file dell'Isis in Siria tra il 2014 e il 2015.
Stando alle informaazioni di intelligence sarebbe un "foreign fighter" in transito in Italia, ma in collegamento con gruppi jihadisti attivi in Siria.
I soggetti espulsi sono stati tutti destinatari dell'attività di indottrinamento di Bombataliev e, nel caso della donna, di vera e propria istigazione al martirio mediante il compimento di attacchi suicidi con esplosivo.
L'indagine della Polizia di Bari che ha portato all'arresto di un ceceno inserito in una rete di reclutatori e combattenti dell'ISIS ha portato anche a tre espulsioni per motivi di sicurezza nazionale di due fratelli albanesi di 26 e 23 anni e di una donna russa di anni 49 rispettivamente dimoranti a Potenza e a Napoli. Il GIP del Tribunale di Foggia, ieri, dopo aver convalidato il fermo, ha applicato nei confronti del ceceno la misura della custodia cautelare in carcere.
Alle fasi esecutive dell'operazione "Caucaso Connection", hanno partecipato anche le Digos Napoli, Foggia e Potenza, sotto il coordinamento dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.