Lo riportano i media locali. Il Governatore Terry McAuliffe ha messo in allerta la guardia nazionale, proclamando nel contempo lo stato di emergenza.
Nuovi, violenti scontri si sono registrati oggi a Charlottesville, la città della Virginia dove dalla notte scorsa si sono riversati migliaia di suprematisti bianchi, esponenti della alt right, l'estrema destra, per una nuova protesta contro la rimozione della statua del generale confederato Robert Lee. Nonostante l'inizio della marcia fosse previsto per mezzogiorno ora locale a Emancipation Park, nel centro della città, alcuni minuti prima sono scoppiati i primi scontri. L'auto si è schiantata contro gli oppositori dei suprematisti. Un'auto grigia si scaglia velocemente contro manifestanti antirazzisti, tamponando altre auto che andavano a passo d'uomo tra i dimostranti. Jason Kessler, organizzatore della marcia, ha detto in un comunicato che si tratta di difendere il primo emendamento della Costituzione, che tutela la libertà di espressione, e di sostenere "i grandi uomini bianchi che vengono diffamati, calunniati e demoliti negli Stati Uniti". "Non c'è posto per questo tipo di violenza in America", scrive su Twitter, invitando tutti a "unirsi e a condannare l' odio".
Anche il presidente Usa Donald Trump è intervenuto con un tweet. Il sindaco di Charlottesville, Mike Signer, l'ha definita una marcia di "odio, razzismo e intolleranza".