Gli Stati Uniti, in realtà, esportano più birra in Cina, ma le sue birre hanno lottato per avere un mercato nel paese asiatico. I semiconduttori, però, sono stati inclusi. Con le auto grandi protagoniste, e le Case molto preoccupate per il gioco al rialzo dei due colossi economici. La Cina ha restituito il colpo a Trump annunciando tariffe su merci americane del valore di 60 miliardi di dollari che sarebbero variate tra il 5 e il 25%. In tutto un conto da 50 miliardi.
Mentre Apple sta volando in Borsa, riuscendo a raggiungere un valore che supera i 1000 miliardi, Pechino non usa giri di parole per definire quella del colosso di Cupertino una situazione a rischio per colpa delle conseguenze che potrebbe avere la guerra dei dazi. Addirittura, pensa a barriere tariffarie su tutte le importazioni cinesi verso l'America. Viaggiando attraverso una Via della Seta che dopo essere stata presentata come progetto economico nato per diffondere benessere e prosperità su scala globale, non ha fatto altro che creare sempre maggiore dipendenza tra i paesi raggiunti e Pechino, dipendenza di cui la Cina ha subito approfittato per creare "ordine sotto il cielo".