Roma, De Rossi: "Per battere Bologna e Chievo non serve Guardiola"
- di Accursio Zinna
- in Sport
- — Sett 23, 2018
Non abbiamo dimenticato quello che abbiamo fatto l'anno scorso, ma in allenamento facciamo sempre le stesse cose. Forse sì, ma l'allenatore che deve fare?
Siete andati sotto il settore alla fine...
Applaudiamo lo sforzo di venire in trasferta, dopo essere venuti numerosi a Madrid. Anche nel momento negativo hanno confermato la loro presenza e la loro costanza, noi non possiamo che ringraziarli. Ci andiamo a prendere anche qualche insulto, com'è normale che sia. Ne siamo sempre usciti fuori. "Lo vogliamo dimostrare già da mercoledì che vogliamo invertire questa situazione". Il mister fa semplicemente il suo lavoro, lo farei anche io se potessi. Sembrava una stagione da buttare, poi ci siamo tirati su con serate memorabili e un terzo posto raggiunto che era l'obiettivo.
Fazio, Manolas e Cristante sembrano parenti dei giocatori dello scorso anno...
"Normale fare un saluto a Giorgio Rossi". E' stato importante per tutta la Roma. Mi ha accudito come un nonno quando ero un ragazzino, fino a pochi anni fa. Un senso al momento della Roma? C'è il senso illogico di quando le cose vanno molto male, di quando le cose sembrano impossibile da invertire, c'è il senso della mia esperienza che dice che siamo sempre usciti fuori da questi momenti.
Continuare con questo allenatore o voltare pagina? Se è lo stesso che ci ha portato in Champions e con il quale comunicavamo, non vedo perchè debba essere preso come colpevole soltanto lui. Per battere Bologna o Chievo non serve Guardiola, prendiamoci le nostre responsabilità. "Non mi sembra il momento di dare tutte le colpe all'allenatore".
"Giorgio Rossi? In questi momenti ci sosteneva come nessun altro, era una figura importantissima per noi". Oggi abbiamo fatto una partita che non pensavamo di fare, eravamo carichi.
Come mai un gol contro il Bologna uccide psicologicamente? . Le spiegazioni le dobbiamo cercare tra di noi, guardando i video delle partite e guardandoci negli occhi. A livello umano siamo giù, non è facile reagire ma dobbiamo farlo perché è il primo passo per ritrovare prestazioni accettabili. Se le cose non vanno bene si cambia, incaponirsi con la stessa formazione non sarebbe intelligente. Sono sicuro che ne usciremo fuori, abbiamo due partite per forza da non sbagliare.
Facciamo di tutto ma per ora non sta funzionando.