M5s difende Casalino: "Ha detto la verità. C’è gente che rema contro"
- di Moreno Priola
- in Finanza
- — Sett 25, 2018
Così Casalino supera di gran lunga perfino lo stesso primo ministro, 'fermo' a 117 mila euro annui.
"Il delicato incarico di portavoce del Presidente del Consiglio dei Ministri mi impone di chiarire che i contenuti di quella conversazione sono da considerare alla stregua di una libera esternazione, espressa in termini certamente coloriti ma che pure si spiegano in ragione della natura riservata della conversazione, che non cela nessun proposito da perseguire in concreto, ma più una sensibilità presente all'interno del M5S e che era mia premura rappresentare". Il giorno dopo esce un secondo pezzo su Tiscali News firmato da Claudia Fusani, una collega che ha lavorato ad Huffington Post e prima ancora a Repubblica e all'Unità. "Oggi noi costruiamo la realtà più credibile" Questa curiosa disparità di trattamento non è però un inedito. Ma non è l'unico negli stessi uffici a percepire cifre da record.
Eppure, quello cambiamento è il Governo più disposto della storia a investire nell'attività di comunicazione. C'è Pietro Dettori, per esempio, fedelissimo di Davide Casaleggio, ed è responsabile della comunicazione social ed eventi del vicepremier Luigi Di Maio, con uno stipendio di 130mila euro all'anno.
Nel messaggio Casalino fa accuse molto pesanti nei confronti dei dirigenti del ministero dell'Economia, accusandoli sostanzialmente di volere ostacolare i piani del Movimento 5 Stelle e definendoli dei "pezzi di merda". Per giudicare se ci sia stata una violazione deontologica del giornalista è quindi fondamentale sapere chi e come ha ricevuto il messaggio vocale.
Quanto conta la comunicazione.
L'alleato leghista minimizza la vicenda: Matteo Salvini liquida la questione con un "non mi appassionano gli audio rubati.", mentre il suo braccio destro Giancarlo Giorgetti, sottosegretario leghista alla presidenza del Consiglio lancia quello che sembra essere un velato avvertimento: "Dipende se il portavoce del premier ha il potere di cacciare i tecnici, non credo lo abbia. e poi - sottolinea - basta non avere il portavoce come non ce l'ho io". "Realizzeremo tutti i punti significativi del programma che abbiamo annunciato - assicura Conte - scrivendoli nel contratto di governo".
Rocco Casalino è il paperon dei paperoni dell'ufficio stampa di Palazzo Chigi.
Trasparenza a passo di lumaca. Lui naturalmente non fa parte di questa maggioranza di sprovveduti, anzi, per "uscire da questa palude", auspica addirittura l'avvento di un "governo di tecnici guidati da Mario Draghi", descritto come un "salvagente per tutti". Né nessuno dei due giornalisti che hanno avuto separatamente e in due orari diversi della notte la nota verbale, mi ha comunicato che fosse privata.