Tav: Ue, ritardi possono portare anche a taglio fondi
- di Costanza Moscaritolo
- in Esteri
- — Dic 8, 2018
E l'Italia potrebbe rischiare di dover rimborsare i co-finanziamenti Ue già erogati per la realizzazione del tunnel Torino-Lione della Tav, nel caso che vi siano ritardi rispetto al calendario dei lavori previsto dall'accordo di sovvenzione.
Questa la risposta via Twitter del ministro Toninelli che tra l'atro durante un question time al Senato ha precisato che per quanto riguardai tempi di completamento dell' analisi costi-benefici, si attendeva fra ottobre e novembre e poi è stata posticipata. "Ora il progetto sta subendo dei ritardi, inclusi quelli connessi alla sospensione delle gare d'appalto annunciata di recente dalle autorità italiane". "Come ogni altro progetto della Connecting Europe Facility (Cef), ritardi nell'attuazione del progetto potrebbero portare a una riduzione del finanziamento Ue". La portavoce ha sottolineato che la Commissione si augura che "questo non succeda perché pensiamo che la Torino-Lione sia un progetto importante". "La situazione è strettamente monitorata dalla Commissione europea e dalla nostra Agenzia esecutiva per l'innovazione e le reti, in contatto con le autorità francesi e italiane. A seconda dell'evoluzione delle prossime settimane, potrebbero essere necessarie modifiche alla convenzione di sovvenzione per modificare la portata dell'azione o il suo programma nella prima parte dell'anno prossimo", aggiunge. Un portavoce della Commissione UE, interpellato a proposito dell'annuncio di rinvio al 2019 delle decisioni sulla Tav da parte del governo italiano, ha spiegato che "la Commissione Ue non può escludere di chiedere all'Italia di ripagare i contributi Cef già avuti".
In merito ai tempi dell'analisi costi-benefici, ha aggiunto: "Ribadisco ancora una volta che l'analisi costi benefici sarà resa pubblica, che sarà condivisa con il Governo francese e che sarà presentata insieme ad una parallela analisi tecnico giuridica". "È importante - ha sottolineato un portavoce della Ue - che tutte le parti mantengano i loro sforzi per completare l'opera in tempo, in linea con l'accordo di finanziamento". "È un progetto importante per l'intera Ue, soprattutto nel contesto del corridoio Ten-T Mediterraneo", che attraversa un'area abitata dal 18% della popolazione dell'Unione Europea, che vale il 17% del Pil del continente.
"A causa della sua dimensione strategica per l'Europa - dice ancora il portavoce -il corridoio è cofinanziato in misura significativa dal bilancio Ue".